Cuore della manifestazione costituito da gallerie d’arte moderna e contemporanea, accomunate da una proposta qualificata di artisti italiani e internazionali: dai più storicizzati ai mid career, agli emergenti.
A cura di Hannah Eckstein
Sei gallerie straniere invitate da gallerie storiche a presentare quegli spazi espositivi che hanno visto nascere e supportato nella crescita, mostrando la trasmissione generazionale del sapere che distingue il sistema dell’arte.
Sezione dedicata a gallerie emergenti e sperimentali che potranno esporre in forma di personale o di collettiva la ricerca sui linguaggi contemporanei, coinvolgendo fino a un massimo di tre nomi.
A cura di Giacinto Di Pietrantonio
Sezione che riflette sulla collaborazione progettuale che le gallerie sviluppano con curatori esterni per realizzare parte del loro programma espositivo e critico. È rivolta a gallerie emergenti, chiamate a lavorare con un curatore di loro fiducia per la realizzazione dello stand.
A cura di Giulia Floris
LAB è la sezione dedicata alle residenze d’artista e ai progetti sperimentali no profit.
A ciascuno spazio invitato è stato chiesto di sviluppare un progetto per la Fiera in dialogo con un programma di residenze d’artista istituzionali in corso in Italia. L’idea di coinvolgere le residenze d’artista come istituzioni partner nasce dai concetti fondamentali di ospitalità e di esplorazione che stanno alla base di queste realtà.
L’impatto dei social media e di Internet sull’arte contemporanea non può essere sopravvalutato o ignorato. POV-Point Of View, la nuova sezione di ArtVerona 2023 a cura di Edoardo Monti, presenta una selezione di protagonisti del mondo della comunicazione nel macrocosmo artistico: collezionisti, ‘influencers’, account social gestiti da collettivi, blog e giornali con una presenza unicamente online che hanno trasformato il mondo dell’arte, dando potere comunicativo agli artisti, ampliandone l’impatto globale, promuovendo la connettività e rimodellando l’espressione artistica. Questi strumenti digitali hanno sia dato voce ad una nuova generazione di comunicatori, sia trasformato radicalmente il modo in cui gli artisti creano, condividono e interagiscono con il sistema dell’arte, portando ad un cambio di paradigma nel nostro mondo. Internet ha notevolmente ampliato l’accesso democratico all’arte: negli scorsi 15 anni i social media, e le persone fisiche che ne fanno uso, hanno contribuito ad amplificare la diversità artistica e l’inclusività, a dare forma alle tendenze artistiche e alle preferenze estetiche, a ridefinire i rapporti e le relazioni interpersonali, a ridefinire la promozione e la visibilità di artisti, gallerie, collezionisti. POV, acronimo per ‘punto di vista’ – termine ampiamente utilizzato sui social per indicare una prospettiva sia ideologica sia fotografica della persona che racconta la storia – offre quindi a nuovi protagonisti, italiani e non, l’opportunità di presentare la propria visione su come comunicare nel mondo dell’arte contemporanea.