Ad ArtVerona 2023 prosegue il ricco programma di riconoscimenti volti a supportare le gallerie espositrici e gli artisti rappresentati. Il Premio A Collection, giunto alla sua quarta edizione, è andato a Franklyn Dzingai (Osart Gallery, Milano). La giuria, composta da Giovanni Bonotto, Chiara Casarin e Nicolas Ballario ha dichiarato che “Il giovane artista dello Zimbabwe ha realizzato delle opere che ci hanno scatenato uno “zzzzzz“ nel cuore grazie ai suoi dipinti belli, profondi, con molti livelli di lettura”. A Collection offre al vincitore la possibilità di disegnare un arazzo e di assistere alle fasi della produzione. A realizzare il lavoro sarà il maestro tessitore Giovanni Bonotto che, attraverso uno scambio con l’artista, costruirà l’identità visiva dell’opera. Finora sono stati realizzati 27 grandi arazzi, tra cui il lavoro site specific di Marzia Migliora per il MAO di Torino e quello di Rebecca Moccia, vincitrice del Premio A Collection ad ArtVerona 2023. Gli arazzi sono prodotti anche con filati ottenuti dal recupero della plastica riciclata o con tecnologie sostenibili e certificate, coniugando così impegno ambientale ed etico, con l’attenzione e il supporto agli sviluppi più rilevanti dell’indagine visiva contemporanea.
Il Premio Montani Tesei, alla sua quarta edizione, è stato assegnato ex aequo a Matthew Attard (Galleria Michela Rizzo, Venezia) e Navid Azimi Sajad (Studio La Linea Verticale, Bologna). Le opere vincitrici sono state segnalate da una giuria tutta al femminile, composta dall’avvocato Virginia Montani Tesei, fondatrice dell’omonimo Studio Legale e promotrice del Premio, Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei Casa Museo, Verona, e Rosalba Impronta, fondatrice e direttrice di Made in Cloister, Napoli. A loro si unisce Katia Da Ros, giurata nel 2021 e oggi membro onorario del Premio. “Entrambi gli artisti hanno elaborato una ricerca che ha nel bacino del Mediterraneo il suo epicentro culturale e visivo – recita la motivazione – Attraverso uno studio sul segno sviluppato con alfabeti visivi antitetici giungono entrambi alla celebrazione del Mediterraneo come crocevia di uomini e culture. Contaminazione e sviluppo di paradigmi condivisi celebrati in un momento storico di violenti contrasti.” Il Premio Montani Tesei, promosso dallo Studio Legale Montani Tesei che opera nel campo del diritto dell’arte e dei beni culturali, è nato nel 2020 con l’intento di offrire un supporto concreto al sistema dell’arte in uno dei suoi momenti di maggiore difficoltà. Il riconoscimento ha preso in considerazione tutti gli artisti esposti ad ArtVerona, senza barriere di medium e linguaggio. L’intento della committenza, infatti, non è solo quello di sostenere il sistema italiano tramite l’acquisizione di un’opera, ma anche quello di fornire una occasione di visibilità e approfondimento verso le ricerche portate in fiera con particolare attenzione alle istanze che meglio trattano la contemporaneità.
La prima edizione del Premio stARTup è andato a Hiva Alizadeh (The Flat – Massimo Carasi, Milano) per Untitled (flower). Il Premio stARTup, promosso dal collezionista bolognese Nico Sgarzi è dedicato ad artisti giovani e middle career (fino ai 50 anni) con un percorso di ricerca coerente e un linguaggio ben identificabile. Oltre a questi requisiti, stARTup intende dare il proprio riconoscimento ad autori che attraverso il loro lavoro lascino un segno chiaro e lancino messaggi fortemente progettuali. L’opera di Hiva Alizadeh entrerà a far parte della collezione CLARAENICO ed è stata scelta da una giuria composta da Nico Sgarzi, dalla curatrice e creator digitale Erika Gaetani e dal collezionista bolognese Matteo Novarese. Racconta la giuria: “Ha subito colpito l’energia dell’opera e la sua estetica accattivante, un lavoro che riflette al meglio l’anima e la ricerca che fanno della collezione CLARAENICO una tra le più dinamiche sul panorama italiano. La composizione stratificata di extension per capelli dalla palette cromatica, dai chiari rimandi alla femminilità, rimanda il pensiero alla bellezza della donna stessa: il colore nero, invadente, rievoca alla mente tematiche di strettissima attualità legate alle proteste delle donne iraniane, sfociate nel gesto pubblico emblematico del taglio dei capelli. Ma non solo, chiari i riferimenti ad una terra così ricca qual è il paese d’origine dell’artista, dai pigmenti minerali come l’azzurrite (predominante all’interno del lavoro Aquamarine), alla cultura del filato tessile. Un’opera dalla simbologia profonda che rispecchia appieno il criterio di selezione connesso al premio stARTup. Dedichiamo questo premio a Narges Mohammadi, attivista iraniana impegnata per i diritti delle donne, da qualche giorno nominata Premio Nobel per la Pace.”
DIDASCALIE OPERE
Premio A Collection
Franklyn Dzingai, 60’s Hits, 2023, cardboard print and collage on canvas, 165×131 cm (Osart Gallery, Milano)
Premio Montani Tesei
Navid Azimi Sajadi, “untitled” (Sigillum series), underglaze slip-painted sgraffito, 27,5×23 cm – 25,5×26,5 cm – 17×22 cm, 2020-2022, (Studio La Linea Verticale, Bologna)
Matthew Attard, Ship of Fools (emoji), 2023, stampa digitale su d-bond, 50 x 50 cm (Galleria Michela Rizzo, Venezia)
Premio stARTup
Hiva Alizadeh, Untitled (Acquamarina), 2023, Synthetic hair on canvas and wood, 170x145x8cm, (The Flat – Massimo Carasi, Milano)